Alla Bsi dal 1 ottobre “L’impronta costruttivista” di Franco Rosso

Si inaugura lunedì 1 ottobre 2018 alle 18 alla galleria d’arte Mario Di Iorio della biblioteca statale Isontina in via Mameli 12 la personale dell’artista triestino Franco Rosso intitolata “L’impronta costruttivista”. Si tratta di una rassegna che focalizza l’attuale espressività artistica di Rosso affiancandola a una parziale retrospettiva esemplificativa della sua attività creativa, attività che si è esplicitata attraverso la pittura, il design grafico e l’editoria. Una mostra, quindi, che non si limita a un’unica dimensione espressiva ma che intende focalizzare i vari linguaggi con i quali l’artista ha interagito col mondo esterno, e quindi con la vita, in pieno spirito costruttivista.

“Tutto parte all’inizio degli anni Settanta – scrive Ilaria Zorzan nella presentazione del catalogo – quando la sua espressività creativa è tipicamente espressionista, per poi progressivamente evolversi lungo il versante razionale dell’astrazione geometrica. Parallelamente, fin dall’inizio, all’astrazione aniconica del dipingere, l’artista affianca un’attività professionale nel campo della comunicazione visiva e il comporre efficacemente immagini, parole e interventi grafici diventerà l’altro versante della personalità razionale dell’artista che si esprimeva in una pittura essenziale e rigorosa, che cominciava a far riferimento al concetto della sezione aurea per attingere riferimenti di armonia ed equilibrio compositivo che poi trovavano speculare applicazione in ambito professionale. Due esperienze che interagiscono positivamente: la professione, da un lato, e quella propriamente artistica, dall’altro. E questa mostra si incentra proprio su due elementi: l’arte e la vita, che sono poi i due poli complementari, sinergici ed esemplificativi della ricerca costruttivista russa di inizio Novecento. La creatività si afferma tramite l’azione, ma l’arte non è più interpretata come sottomessa alla sola ricerca estetica, certifica invece la possibilità di far diventare l’esperienza artistica un mestiere culturale, funzionale alla società e quindi tipicamente costruttivista: ciò che viene creato attraverso il processo esperienziale esprime una creatività non estranea alla realtà della vita, anzi l’arte stessa sceglie di conformarsi al fare dell’artista.

Nell’ultimo ciclo di lavori, al centro di questa esposizione, l’artista ritorna al rigore aureo con precisione matematica, componendo una serie di rappresentazioni geometriche nelle quali il bianco fa da sfondo e il nero diventa la certificazione di presenza, mentre il terra di Siena ravviva il loro rapporto sapienziale: retta e curva ricostituiscono l’unitarietà dell’esperienza umana, proponendo un dinamico immaginario figurativo che pur nelle regole auree di una rigorosità perfetta permettono una gamma di variazioni molto ampia, sempre rimanendo fedeli nelle proporzioni a quel 1,618 che troviamo pure nella successione di Leonardo Fibonacci. Le opere sono realizzate in digitale su forex, interpretando quindi in chiave contemporanea (e quindi con gli strumenti che oggi mette a disposizione la contemporaneità) un messaggio creativo che partendo da “L’arte dovrebbe assisterci dovunque la vita trascorre e agisce” certifica proprio come in questo artista pittura, design grafico ed editoria, configurino quell’impronta costruttivista che fa sì che la creatività provochi il pensiero se non addirittura lo anticipi”.

La mostra “L’impronta costruttivista” di Franco Rosso rimarrà aperta fino al 14 ottobre, in via Mameli 12, e sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle 10.30 alle 18.30 e il sabato dalle 10.30 alle 13. Nella sede espositiva sarà disponibile il catalogo della mostra.